su "Le ho mai raccontato del vento del nord"
Scrivere è come baciare senza labbra. Scrivere è baciare con la mente. Daniel Glattauer.
Leggendo l’inizio di questo libro, mi sono tornate in mente un sacco di cose, un sacco di emozioni e un sacco di sorrisi…
Non lo dico per dire, ma è geniale, ironico, romantico (come piace a me e quindi non sdolcinato), moderno, tecnologico, divertente. Da leggere sia per i maschietti che per le femminucce. Quanti ricordi... e quanta voglia di riprovare certe cose!
Questo è quello che ho scritto prima di finirlo…
E… non mi rimangio nemmeno una parola, ma anzi! La storia inizia con Emmi che scrive per sbaglio ad un certo Leo per disdire l’abbonamento di un mensile (o settimanale). Questo Leo infatti ha il cognome molto simile al nome della casa editrice! Tra le prime email di scuse ecc. i due cominciano uno scambio “epistolare” che durerà più di un anno. Lui che esce da una storia d’amore in modo brusco e con il cuore ferito; Lei, felicemente sposata con un uomo più vecchio di quattordici anni e due figli in “eredità”!
Spassoso a non finire, molto vicino alla realtà di tutti noi, coinvolge il lettore in questa storia a due che fino all’ultimo non si sa dove porti. Si innamoreranno? Troveranno il coraggio di incontrarsi un giorno? O preferiranno andare avanti così perché il mistero rende tutto più affascinante? E' semplice?
La fine è… la fine è da leggere!
Le ho mai raccontato del vento del nord
Feltrinelli
192 pagine
8807702177