su "Occhi negli occhi"
Sono davvero felice di aver fatto la sua “conoscenza” letteraria leggendo il suo ultimo “Occhi negli occhi”, una storia di quasi 300 pagine in cui l’autore mescola, con molta perizia, alcuni elementi di un thriller con varie storie d’amore e con straordinarie descrizioni dell’Australia che lasciano trapelare una sua profonda conoscenza ma, intuisco, soprattutto, un grande amore per questa terra.
Ciò che colpisce di più, però, sono le descrizioni psicologiche dei vari personaggi, in questo Perrone merita un dieci e lode, ognuno di loro viene caratterizzato con pochi tratti salienti che ce lo fanno perfettamente visualizzare; soprattutto il protagonista Sebastiano, giornalista come l’autore, che da Milano viene mandato, appunto, in Australia per seguire le tracce del suo più caro amico, Michele, e durante questo viaggio, che non è solo geografico ma interiore, Sebastiano ripercorre tutte le tappe della sua vita e le persone che ne hanno fatto parte: colleghi, donne e amici, dall’infanzia in cui, in un modo alquanto rocambolesco, ha incontrato per la prima volta Michele fino al momento catartico, perdonatemi il termine, la conclusione della storia, che non è assolutamente scontata e che, per questo, non vi dirò ma, credetemi, è un libro da leggere tutto d’un fiato intriso com’è dei grandi “amori” di Perrone: gastronomia, calcio e viaggi.
Occhi negli occhi
Mondadori
312 pagine
8804608714