su "Tato il libertino e il sapore di Venere"
Tato Minazzo è un brigadiere della Guardia di Finanza anticonformista, farfallone, giocherellone e amante della bella vita.
Lontano anni luce dall'uomo dell'arma tutto d'un pezzo, ligio al dovere, alla patria e all'arma.
Tato vuole vivere la vita godendosela a pieno. Romano di Roma, inizia la sua carriera tra le montagne del nord, a confine svizzero, inseguendo contrabbandieri di sigarette e prestando servizio in dogana. Dal freddo del nord, Tato conclude la sua carriera al caldo della stupenda terra sicula: tra isolette, Milazzo, Messina...
Ci sono tante donne nel suo percorso di amante e conquistatore. Grandi amori, grandi passione, ma anche grandi sofferenze.
Sino alla vecchiaia Tato cerca di resistere il più possibile al decorso degli anni, vivendo come un ventenne, con spirito appassionato, romantico e frizzante.
E' un romanzo pregno di emozioni, a tratti erotico, psicologico, leggero. C'è tanto in queste 316 pagine che sembrerebbero raccontare semplicemente una vita. Ma c'è molto di più. C'è una nostalgia miscelata a dolce ricordo, di un'esistenza che viene ripresa e gustata di nuovo, attraverso la memoria.
Tato è un personaggio emblematico: diretto, testardo, simpatico, elegantemente cafone. Bastano poche pagine per innamorarsi di lui e di questo libro. Letto l'ultimo rigo e riflettendo sulla storia appena conclusa, sembra che Alberto Mazzoni voglia ricordarti una cosa fondamentale: la vita è una buona bottiglia di champagne che va bevuta fino all'ultimo sorso.
Tato il libertino e il sapore di Venere
Gruppo Albatros Il Filo
316 pagine
8856732475