su "Il pappagallo di Mahler"

Un libro di racconti, stralunati, insoliti, freddi e fantasiosi, personaggi apparentemente comuni, così vicini a noi da farci trasalire di sgomento allo svolgersi della storia in cui sono immersi.
L'autore, un grande autore svedese, si muove da funambolo sul filo della fantasia, per alcune storie ci trascina nel fantastico più totale, per altre ci fa partire da avvenimenti storici ben precisi per approdare a rive di assoluta estraneità.
Il linguaggio è piano e accattivante, superbo lo stile, così ghiacciato e puro per fissare in ogni racconto la profonda sincera fede in un'umanità unica ed irripetibile.
A volte sembra che non ci sia né capo né coda, in questi racconti, ma semplicemente un momento preciso che viene così cristallizzato in parole algide, in movimenti inevitabili e comprensibili, anche se così insoliti e lontani.
Lontano da noi l'avventura di Mahler con un pappagallo e della sua composizione che dà il titolo al libro, il funerale così insolito di Thomas Mann, il principe pittore Eugenio Bernadotte, personaggi famosi ed altri assolutamente comuni, immersi in una svagata umanità di venditori di casalinghi, contadini che dissertano di filosofia, pittori ambulanti, donne che cucinano, donne che compongono musica: sembrerebbe un gran guazzabuglio, eppure tutto è risolto dall'autore, con quella sua meravigliosa capacità di tutto comprendere e di tutto scusare.

Il pappagallo di Mahler

di Torgny Lindgren

Libro "Il pappagallo di Mahler" di Torgny Lindgren
  • Casa Editrice
    Iperborea
  • Dettagli
    214 pagine
  • ISBN
    8870911098