su "Bolero"
Un uomo con la chierica e un altro con le mani in tasca, visti da dietro come in certi finali dei film di Charlot. I due protagonisti della copertina di “Bolero” sono Craxi e Umberto Cicconi, un uomo che lo ha affiancato per circa venti anni fino agli ultimi giorni di vita: è lui il protagonista di questo libro. Umberto non è il braccio destro di Craxi, non è il suo portaborse né il suo portavoce: è il suo fotografo personale (Mi raccomando Bettì, personale, personale non vuol dire ufficiale) e la sua è stata scelta dal giornalista Carmelo Abbate a rappresentare “una perfetta storia italiana”. In “Bolero” viene sviluppata la biografia di Umberto Cicconi, romanzata, tanto rocambolesca quanto vera, carnale, audace. La narrazione si sviluppa attraverso dialoghi serrati e caratterizzati dall’assenza delle virgolette o dei caporali, ritmata da tempi cinematografici. Il libro rappresenta l’Italia che ci piace, quella che dà una possibilità a tutti: quell’Italia in cui si può nascere in una baracca a Pietralata e finire, nel giro di pochi lustri, col frequentare Palazzo Chigi. Sullo sfondo del rapporto tra Bettino Craxi e Umberto Cicconi, che assomiglia più a un’amicizia insondabile che a una relazione di convenienza, si muovono personaggi e una cronaca molto recenti, si mangia a tavola con Stefania e Bobo Craxi, si parla con Andreotti e si incontra persino Lady Diana. Soprattutto si respira la polvere della strada, quella in cui Umberto ha appreso la filosofia dello zio Ernesto, conosciuto come Bolero, che come un dio veglia su tutto. Nel notevole capitolo 72 è depositata la sua filosofia di vita come fosse un testamento. Spesso la sua è una presenza che aleggia e che accompagna Umberto in un’aura di rispettabilità, ma l’unica vera stella polare che il protagonista segue è la sua forte personalità, che lo porta a vivere una vita molto intensa e dalle scelte controverse, attento sempre a mantenere il sangue freddo.
“Il rispetto per gli amici è dovuto per chi proviene dalla strada, ha respirato la tua stessa polvere e ha mangiato la tua stessa merda. Ma chi ti ha dato fiducia, chi ha creduto in te nonostante tutto, chi ti ha accettato così come sei, senza pretendere di cambiarti e senza mai trattarti dall’alto in basso, chi ti ha portato con sé e non ti ha nascosto nel bagagliaio per tirarti fuori solo quando servi non va tradito, mai, anche a costo di sacrificare la tua vita per lui.”
Bolero
Piemme
414 pagine
885662544X