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Sono andato a vedere le opere di Raffaello a Roma: sono molto belle e avrei dovuto vederle tanto tempo prima. Sono piene di erudizione e di saggezza. Raffaello non cercava, come me, le cose impossibili, ma è bello.

Com'è difficile capire nel fare un quadro qual è il momento esatto in cui l'imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci(…)

Resto al sole non tanto per eseguire dei ritratti in piena luce, ma per scaldarmi e per osservare. Così, a forza di vedere l'esterno, ho finito con l'accorgermi solo delle grandi armonie senza più preoccuparmi dei piccoli dettagli che spengono il(…)

Per quanto mi riguarda, l'impressionismo era un vicolo cieco. Se il pittore prende le mosse direttamente dalla natura, in definitiva non cerca altro che effetti momentanei.

Solo l'artista ormai è tanto affidabile da fornire o meglio creare sin nel fondamento, modelli validi. Nel poeta la natura scorre ancora dall'indifferenziato alla pienezza, mentre la scienza aderisce alla pienezza per consumarla.

Tutti pensano che gli attori sono dei bugiardi. Si dice: "smettila di recitare". Ma io credo che si reciti solo nella vita, mentre nell'arte si persegue solo la verità.

L'artista possiede la sua opera e ci sta seduto sopra guardandosi intorno con aria minacciosa, come una gallina sulle sue uova.