20 di 66

Il tema della maternità è un po’ il mio tema che ripropongo da un libro all’altro rivestendolo di trame diverse.

Mettere un bambino davanti a tre libri e dirgli di prenderne solo uno è sottoporlo a una tortura che non merita.

Il fatto che uno abbia scritto altri libri non significa che il successivo sarà più facile.

I romanzi prendono in mano la situazione e lo scrittore è fondamentalmente una specie di cane da pastore che cerca solo di tenere le cose in carreggiata.

Se vogliamo conoscere il senso dell'esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell'angolo più oscuro del capitolo, c'è una frase scritta apposta per noi.

Alla fine la storia finisce come piace al libro. Il libro ti prende la mano. Io non so mai che cosa succede alla fine. All'inizio ignoro perfino chi sia l'assassino. Lo scopro mentre scrivo. Molte volte sono in disaccordo con la storia, quando(…)

Quando in Cina bruciavano i libri, noi li facevamo circolare di nascosto.

Una vita che non sopravviva alla propria morte, in un modo o nell’altro, sulle pagine di un libro o sulla bocca della gente, non è che una cacatura di mosca. O rugiada che evapora al sole.