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Le vie del destino sono davvero difficili a comprendersi. Se non ci fosse una qualche compensazione nell'aldilà, allora questo mondo sarebbe davvero una beffa crudele.

Che è il sonno, se non l'immagine della gelida morte.

C'era ancora una lapide: "Qui giace E.F. che odiò le pompe". "Un uomo modesto?" domandò Marcantonio. "No. Un pompiere."

In città, un funerale è solo un'interruzione del traffico. In un paese è una forma d'intrattenimento.

Non è che ho paura di morire. E' che non vorrei essere lì quando questo succede.

La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»?

La morte è la porta che tutti noi dobbiamo attraversare, ed è questo nostro io spirituale che, abbandonato il corpo fisico, ci farà continuare a vivere, a imparare e a crescere mentre proseguiamo.

Credo sia una reazione sana, il riaffermarsi della vita, del piacere e dell'amore dopo aver percorso per molto tempo i territori della morte.