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La natura, per un'assoluta e incontrollabile necessità ci ha determinati a giudicare come a respirare e a sentire.

Il mondo deve vivere. Siamo solo una specie tra miliardi. Gli dei non ci amano più di quanto amino i ragni, gli orsi, le balene o le ninfee.

Vorrei che mi portassero giù un bel pietrone della Grigna e vi piantassero ogni anno rododendri, stelle alpine e muschi di montagna – Pensare d'esser sepolta qui non è nemmeno morire: è un tornare alle radici. Ogni giorno le sento più tenaci dentro(…)

La natura della bellezza non può essere corpo. Perché se ella fusse corpo non converrebbe alle virtù dell'animo che sono incorporali.

Comincia a gennaio la primavera siciliana, e via via che le piante fioriscono diventa il giardino di una maga: germoglia la menta sulle rive dei ruscelli, gli alberi morti si inghirlandano di rose canine, persino il brutale cactus mette teneri fiori.

Com'è difficile capire nel fare un quadro qual è il momento esatto in cui l'imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci(…)

Per quanto mi riguarda, l'impressionismo era un vicolo cieco. Se il pittore prende le mosse direttamente dalla natura, in definitiva non cerca altro che effetti momentanei.

Voi, ragazzi di campagna floridi e robusti, per stare all'aria aperta dovete fare solo pochi passi nella sconfinata pianura, sotto la bellissima e immensa campana di vetro azzurro che è il cielo.