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La mia più grande paura è la morte, perché non credo che andrò da nessuna parte. E dato che non lo penso, e non ho una fede... Sono sposato con una persona che ci crede, quindi sa che sta andando da qualche parte.

L'aspetto minaccioso del soprannaturale è che attacca la mente moderna dove è più debole, dove abbiamo rinunciato alla corazza protettiva della superstizione senza sostituirla con una difesa d'altro tipo.

La paura è la rinuncia alla logica, l'abbandono volontario di ogni schema razionale. O ci arrendiamo alla paura o la combattiamo; non possiamo andarle incontro a metà strada.

Lasciarsi spaventare dalla letteratura può essere molto divertente, quando leggiamo siamo al sicuro, e ciò ci porta a uno scetticismo razionale verso i fenomeni sovrannaturali che ci fa godere della paura.

Cominciai a fare una lista di ciò che sembravano gli ingredienti essenziali. L'atmosfera: un fantasma, un essere umano, non mostruoso. Luoghi infestati: soprattutto case. Il tempo: la nebbia, il vento che fischia.

La paura o la stupidità sono sempre state alla base della maggior parte delle azioni umane.

La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»?