Il Dono è un libro a metà tra prosa e poesia ma è quest’ultima ad innervare ogni pagina dell’opera dato che essa è presente non solo nei versi della breve silloge che conclude il libro, ma si mostra in tutta la narrazione di questa storia toccante, che vede protagonista il bimbo Giuseppino, rimasto orfano di madre, con un padre assente, e che trova sostegno in Amir, africano sfuggito alle guerre e al razzismo. Il tutto è ambientato nel fantasioso borgo mediterraneo di Roccasolenne, dove il mare è sinonimo di libertà e speranza, dove il bambino si fa cullare dai suoi infiniti orizzonti, trovando sollievo in mondi immaginari e lontani. Il Dono, che porta la prefazione di Gianni Maritati, scrittore e giornalista del Tg1, si configura anche materialmente quale dono, dato che l’intero ricavato delle vendite andrà a sostenere le attività della Onlus casa famiglia “Chiara e Francesco”.

large_Dono.jpg

medium_Dono.jpg

small_Dono.jpg

thumbnail_Dono.jpg

Dono.jpg

Il dono

Scrivere può aiutare a guarire, elaborare la sofferenza, guardandola negli occhi, fino ad alleggerirla, a sfumarla, può aiutare a stare meglio, a superare alcuni lunghi momenti di tristezza.
Resterà un residuo, si trasformerà in qualcosa di bello, di nuovo.
Questa raccolta è frutto di tutti quei momenti in cui non avevo altra soluzione che scrivere, scrivere per liberarmi dal dolore, dall'estrema gioia, dalla noia, dalla solitudine. La scrittura è diventata per me riparazione.

large_Pillole poesia superare limiti.jpg

medium_Pillole poesia superare limiti.jpg

small_Pillole poesia superare limiti.jpg

thumbnail_Pillole poesia superare limiti.jpg

Pillole poesia superare limiti.jpg

Pillole di Poesia: Per superare i miei limiti

Undici passi nel delirio creativo della Poesia e della Letteratura, tra alieni, antichi guerrieri, eretici, animali magici, lotte titaniche e creature da incubo. Undici passi letterari attraverso i sogni, le realtà, le paure e le aspirazioni della contraddittoria esistenza umana.

large_Undici passi delirio.jpg

medium_Undici passi delirio.jpg

small_Undici passi delirio.jpg

thumbnail_Undici passi delirio.jpg

Undici passi delirio.jpg

Undici passi nel delirio

ID 205: «Tanto odio, tanta avversione per un cyborg, per una macchina guidata da una intelligenza artificiale che, però, è stata in grado di conquistarsi un Regno. Io, creato da voi, sono stato capace... di sostituirmi a voi! Dovreste rifletterci su, tutti quanti. È pericoloso giocare a fare Dio. Per tutti. Sempre».

large_Guerre aliene.jpg

medium_Guerre aliene.jpg

small_Guerre aliene.jpg

thumbnail_Guerre aliene.jpg

Guerre aliene.jpg

Guerre aliene e fantasie stellari

Come per magia, gli esseri della Natura si intrattengono in colloqui frizzanti e divertenti evidenziando la dura legge della sopravvivenza e i disastri compiuti dall’uomo. Le creature animate e inanimate danno vita a dialoghi esilaranti in cui ciascuno può trovare la propria verità.

large_Dialoghi natura.jpg

medium_Dialoghi natura.jpg

small_Dialoghi natura.jpg

thumbnail_Dialoghi natura.jpg

Dialoghi natura.jpg

Dialoghi della natura

medium_Tesori nascosti a Gaeta.jpg

small_Tesori nascosti a Gaeta.jpg

thumbnail_Tesori nascosti a Gaeta.jpg

Tesori nascosti a Gaeta.jpg

Tesori nascosti a Gaeta

Incandescente frangersi di nuvole / a pennellare l'orizzonte di Gaeta / - quinta fissa del teatro di una vita e paravento di orizzonti più lontani - / c'è sempre un balenare di poesia / nelle memorie che accendono i tuoi sogni...

large_Gaeta memoria e futuro.jpg

medium_Gaeta memoria e futuro.jpg

small_Gaeta memoria e futuro.jpg

thumbnail_Gaeta memoria e futuro.jpg

Gaeta memoria e futuro.jpg

Gaeta: memoria e futuro

Nell’antologia preparata da Margarita Fronimadi-Matatsi e Youla Bleta, il cavallo alato della poesia italiana di Giuseppe Napolitano galoppa, solleva e mostra i suoi zoccoli sullo sfondo blu della nostra immaginazione. Nelle venticinque poesie della raccolta sentiamo l’aura mentale dell’ispirazione di un Ego quasi sempre rivolta a un Tu universale. Tu l’amata, Tu la figlia, Tu la poesia, Tu la compagna, Tu la musa. L’io dona all’io il suo significato e lotta per l’empatia e l’identificazione da parte del lettore. Questa poesia è un ipotetico dialogo, una discussione, un consiglio, una confessione. E quando si rivolge alla natura, la disegna altezzosa ed estraniata, impassibile, e attraverso schemi opposti di “fiamma-ghiaccio” conferma l’inefficacia della comunicazione.

large_Approdo.jpg

medium_Approdo.jpg

small_Approdo.jpg

thumbnail_Approdo.jpg

Approdo.jpg

Approdo

small_Ancestrale.jpg

thumbnail_Ancestrale.jpg

Ancestrale.jpg

Ancestrale

Erato danza nuda in riva al mare dell’amore mentre tu, discinta e vogliosa, ti abbarbichi a me, avida di baci appassionati.

Poesia: Libri