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Se il signor Bolsonaro vince le elezioni, i brasiliani dovranno aspettarsi un'ondata di paura e odio.

I mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della nazione.

Il problema italiano non è di autorità, ma di autonomia: l'assenza di una vita libera fu attraverso i secoli l'ostacolo fondamentale per la creazione di una classe dirigente.

Resteremo al nostro posto di critici sereni, con un'esperienza di più. Attendiamo senza incertezze, sia che dobbiamo assistere alle burlette democratiche sia che dobbiamo subire le persecuzioni che ci spettano.

La "rivoluzione" fascista non è una rivoluzione, ma il colpo di Stato compiuto da un'oligarchia mediante l'umiliazione di ogni serietà e coscienza politica - con allegria studentesca.

I popoli sono resi infelici e miserabili da un pugno di criminali (figli loro) al comando di signori degenerati.

I capi vanno e vengono, ma il popolo rimane. Solo il popolo è immortale.

La Democrazia non è esportabile, soprattutto, nei Paesi islamici, perché sono teocrazie fondate sulla volontà di Allah, non sulla volontà del popolo. Dio e popolo sono due principi di legittimità opposti e inconciliabili.

I sessantottini falliti sono diventati radicali e verdi. Quelli in gamba sono diventati direttori di giornali, grandi scrittori.