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L'umanità è divisa in ricchi e poveri, in proprietari e sfruttati, ed astrarre noi stessi da questa divisione fondamentale; e dall'antagonismo tra poveri e ricchi significa astrarsi da fatti fondamentali.

È strano, ma vogliono arare la terra, e sono malati di avidità. Hanno fatto molte leggi, e queste leggi i ricchi possono infrangerle, ma i poveri no. Nella loro religione i poveri pregano, i ricchi no. Tolgono denaro ai poveri e ai deboli per(…)

La vostra gente stima gli uomini quando sono ricchi: perché hanno molte case, molta terra, molte squaw, non è così? Bene, diciamo allora che il mio popolo mi stima perché sono povero. Questa è la differenza!

Se io avessi a resuscitare, io per me prima d'ogni altra cosa desidererei d'esser uomo dabbene; in secondo luogo d'essere uomo sano, dipoi d'esser uomo d'ingegno, quindi d'esser uomo ricco.

Gli ambiti in cui i ricchi ricavano poco, devono contribuire in gran parte alla soddisfazione delle necessità pubbliche.

I paradisi fiscali esistono soltanto perché i Paesi ricchi lo vogliono. E lo vogliono perché le grandi aziende possano derubare la cittadinanza in tutta impunità. Questo è il ruolo dello Stato: fare in modo che i ricchi diventino ancora più ricchi.

La concentrazione della ricchezza porta quasi automaticamente alla concentrazione del potere politico, che a sua volta si traduce in leggi che favoriscono naturalmente gli interessi di coloro che le formulano.

Non c'è nulla nei principi della democrazia che dica che ricchezza e potere debbano essere talmente concentrati da far diventare la democrazia un inganno.

Dal momento che nessun sistema industriale può stare in piedi con un numero esiguo di consumatori, se non si crea un mercato attraverso l’aumento diffuso del reddito il sistema s’inceppa.

La Legge è severa con i ricchi per insegnar loro la comprensione e la pietà.