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I ricordi si consumano e con gli anni cambiano, fino a che nessuno sa più dire se si tratta ancora di un ricordo o dell'immaginazione.

I ricordi sono come le sconfitte, più ne hai e più andare avanti è complicato.

Il ricordo sbiadisce, il ricordo si adatta, il ricordo si adegua a ciò che pensiamo di ricordare.

La memoria è più potente del ricordo. La memoria rimarrà nelle pagine dei libri, il ricordo no.

Tutti riceviamo un dono. Poi, non ricordiamo più né da chi, né che sia. Soltanto ne conserviamo – pungente e senza condono – la spina della nostalgia.

I militari sono assolutamente screditati, per gli orrori, gli errori e i furti commessi. Mi chiedi se la gente ricorda. Ti rispondo: di Nunca más (mai più), si vendettero subito 250 mila copie, e continuano a stamparlo; è stato letto da milioni di(…)

Il mio primo ricordo databile è una sensazione. Una sensazione di fierezza. Ho appena compiuto tre anni e mi hanno detto che è qualcosa di molto importante, che adesso sono diventato grande.

Dentro di me porto tutti i miei volti passati come un albero i suoi cerchi. La loro somma sono «io». Lo specchio vede solo il mio ultimo volto, io sento tutti i miei precedenti.