30 di 130

La sera non scrivo e non traduco, quello è il tempo per leggere o chiacchierare.

Quando io ho in testa qualcosa fino a che non è un po’ chiaro preferisco tenerlo in questa specie di nebulosa, perché è in quella nebbia che si formano bene le mie storie.

Ci sono degli autori che sono stati molto importanti nella mia formazione di scrittrice e posso fare dei nomi come quelli di Anna Banti, Anna Maria Ortese, Natalia Ginzburg e Elsa Morante.

Io scrivo unicamente per scoprire cosa sto pensando, a cosa sto guardando, ciò che vedo e ciò che significa. Ciò che voglio e ciò che temo.

Il fatto che uno abbia scritto altri libri non significa che il successivo sarà più facile.

I romanzi prendono in mano la situazione e lo scrittore è fondamentalmente una specie di cane da pastore che cerca solo di tenere le cose in carreggiata.