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Se tutti fanno lo stesso errore non è più un errore: vuol dire che la nostra lingua è cambiata per fargli posto.

Ho alcune considerazioni da fare su quello che è conosciuto (o a volte denunciato) come «nuovo giornalismo», o paragiornalismo, o altre definizioni del genere. Il fatto più sorprendente di quello che mi accingo a dire è che questo nuovo giornalismo(…)

La cosiddetta morte del romanzo non è dovuta a ragioni storiche, ma è stata voluta dai giornalisti che si sono cimentati in questo nuovo tipo di reportage sperimentale. Sono molto curioso di vedere dove andranno a finire.

Una storia è come un treno in corsa: in qualunque punto sali a bordo, prima o poi arrivi a destinazione.

Se avessi avuto i mezzi per viaggiare sempre credo che non avrei scritto un rigo.

I romanzi migliori sono quelli che riescono a essere importanti senza essere come le medicine: hanno qualcosa da dire, sono ampi e intelligenti ma non dimenticano mai di essere divertenti e di avere al centro personaggi ed emozioni.

Dalla nascita di mia figlia non avevo più scritto molto, ma avevo una gran voglia di ricominciare, così chiesi a un giovane studente di medicina di occuparsi di lei per sei settimane, per poter scrivere un libro.

"La donna in nero" si è scritto da solo, come per magia, così come tutto quello che è successo dopo.

Scrivere ogni libro è come una purga; alla fine uno è vuoto come una conchiglia secca sulla spiaggia, in attesa che torni la marea.