Sono venuto al mondo con occhi curiosi e intensi, capelli rossi e lentiggini con sogni attaccati al cielo,
come aquiloni stesi al sole, dopo ogni temporale, amavo il vento quando rimescolava colori,
come fosse l'alito della curva impercettibile che sostiene le ali.

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Autunno nel cuore

Sentiamo la nostra anima lei sa tutto perché è collegata con l’infinito, e con la frequenza dell’amore,
guru, santoni, filosofi e maestri non servono, serve dedicarsi a colloquiare con l’anima, lei sa.
Rendiamo la vita semplice, facile facciamo tutto con amore anche nel subire un torto, amore è essere evo-luzionario l’anima lo sa.

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Strane sensazioni

Scrivere, leggere, sentire una poesia può farci entrare in un mondo nostro, entrare e coltivare un sogno dove il punto più oscuro della coscienza può essere finalmente illuminato, dandoci la possibilità di uscire dagli schemi imposti, costringendoci a vivere un mondo grigio, auguro con queste pagine di farvi staccare dalla realtà vivendo attimi di emozioni.

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Un nuovo inizio

La poesia è quanto manca, quanto abbiamo avuto, quanto abbiamo perso e quanto e quanto, quando la riga esce dal foglio e continua sul tavolo, la poesia è lo spazio tra due versi, il pensiero prima e dopo l’inchiostro, il deserto delle parole finite, quel buco dove il sogno e il poeta precipitano.

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Occhi disillusi

Un orgasmo di sensazioni, per cambiare questa vita... grigia.
Vola con me in una vertigine di sogno, chiudi gli occhi, senti il vibrare del tuo respiro e lasciati trasportare dalle sensazioni, noi siamo solo la nostra felicità.

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Volti dell'anima

“Il mio guazzabuglio” è una raccolta di storie brevi, scritte con un linguaggio semplice ed emozionante, nell’intento di offrire una speciale esperienza al lettore appassionandolo a ogni racconto. Le vicende trattate, reali o verosimili, sono orientate a guardare a un futuro ricco di speranze e di buoni auspici. Ovidio, il grande leccio che tutti amano e ammirano; Fatima, una dolce ragazza la cui sorte è stata indelebilmente segnata dalla violenza carnale “….La afferrò per un braccio. Le tappò la bocca. La costrinse a entrare in uno di quei vicoli stretti e lunghi che parevan corridoi a cielo aperto. La strascicò con la forza di un felino strattonandola per terra, scoprì le nudità della giovane, poi le proprie. Gli occhi sprezzanti avvamparono di desiderio...”. E poi U Ze Paulu, il simpatico “combinatore di matrimoni”, raccontato in una storia tenera e appassionata ambientata in uno spaccato storico-ambientale della città di Enna. Il racconto ha ricevuto la Menzione Speciale nell’ambito del Premio Letterario Nazionale e Internazionale “Umberto II Re d’Italia”. Questi sono solo alcuni dei personaggi che il lettore avrà il piacere di scoprire durante la lettura dell’opera. La raccolta contiene il mio omaggio a Persefone, dea della Primavera, alla città di Palermo, alla terra d’Africa, e al pane di Carmela, mia madre.

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Il mio guazzabuglio

Il dramma di Marcuccio tratta con originalità e chiarezza di linguaggio molti topos dell’epica germanica: i riferimenti ai combattimenti, al cozzar di spade, all’importanza della fama e della gloria; l’impiego di prove per testare la valorosità dell’eroe; la credenza e l’invocazione del fato, spesso personificato, il tema del tesoro e il motivo del viaggio in terra straniera. Essendomi occupato di fatalismo germanico, devo riconoscere che nell’opera di Marcuccio il destino non è un semplice concetto, un’idea, ma viene caricato di un significato proprio facendo di esso quasi un personaggio. Fato, destino, sorte, fortuna sono concetti che derivano dall’antico inglese wyrd, spesso personificato dalle Norne, che si riferisce a una cultura precristiana, pagana. A tutto ciò Marcuccio aggiunge elementi che rimandano alla conversione dell’Islanda al cristianesimo: la presenza di un monastero e di monaci, l’influenza celtica, la presenza di croci che viene, quindi, a rappresentare una fase successiva di sviluppo politico-sociale economico della vita dell’Islanda di epoca norrena.

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Ingólf Arnarson. Dramma epico in versi liberi.

Il poeta palermitano Emanuele Marcuccio con Anima di Poesia giunge alla sua seconda silloge poetica, dopo la felice esperienza di aforista e di curatore di una ricca antologia, Dipthycha, il cui ricavato è stato destinato a una lodevole causa umanitaria in difesa della ricerca di una malattia grave, insidiosa e poco conosciuta quale è la sclerosi multipla. Una raccolta di liriche variegate che spaziano dall'incondizionato fascino verso il mondo classico a un nuovo e interessante formalismo dove è l'oculatezza sintattica a governare. Sfogliando Anima di Poesia, che si compone di varie poesie di chiaro intento civile, motivate o ispirate da qualche fatto o condizione che riguarda l'uomo in quanto parte del gruppo sociale, il lettore si troverà rispecchiato in molte delle ansie del poeta, che sono quelle della nostra epoca. Con un registro per lo più asciutto, ma sempre appropriato e propedeutico alla resa in versi della coscienza del poeta, Marcuccio con quest'opera ci affida le chiavi dello scrigno inarrivabile dell'"anima della poesia". Un'utopia che si realizza, grazie alla Parola.

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Anima di poesia

A volte nella vita ci si ferma e si riflette per quello che si sta facendo, la strada che si sta percorrendo, siamo giusti o sbagliati. Ho scelto di dare emozioni attraverso la voce, attraverso i movimenti e la poesia. Non sò se è la strada giusta, solo il tempo me ne darà ragione... ma ciò che provo mentre lavoro, scrivo, parlo e mi leggete.. sono emozioni indescrivibili. Sentirvi, sono emozioni che non cambierei per nulla al mondo. Ringrazio chi crede in me, chi mi stima e mi apprezza. Ringrazio chi mi critica e fa sì’ che io possa migliorare. Ringrazio anche tutti coloro che hanno regalato un'emozione solo con un sorriso o uno sguardo... e fino a che sentirò scorrere in me queste sensazioni splendide che donate sarò sempre alla ricerca di lacrime perse.

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Cerchio Magico

Amare due persone identiche o amare due volte la stessa persona? Questo il dilemma di Marco, romano, neolaureato che conosce in viaggio Lisa, ragazza milanese con la quale inizia una relazione e che all’improvviso scompare misteriosamente senza dare spiegazioni. Qualche tempo dopo, quando ancora non è passata del tutto la delusione, Marco conosce casualmente Cleo, che è incredibilmente identica a Lisa. Sarà una sosia o è Lisa stessa? Enigma difficile da risolvere, troppe coincidenze, troppe situazioni anomale si susseguono nella vicenda. Il protagonista si confronta spesso con i due amici che frequenta più assiduamente: Luigi, compagno di università e Giulia, amica del cuore dai tempi del Liceo. Marco comincia a uscire con Cleo, anche se è dubbioso e ha molti tentennamenti, non vuole rischiare di soffrire ancora. Infatti misteri e stranezze si succedono durante la loro frequentazione, lasciando il protagonista sempre in una sorta di sospensione e incertezza. Cleo è una persona tanto speciale quanto sorprendente e misteriosa. Ma chi è veramente? Il finale è ricco di colpi di scena e di sorprese. Cosa farà Marco con Cleo... o Lisa?

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Cleo