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Tutti nella vostra cultura lo sanno. L'uomo è nato per trasformare il mondo in un paradiso, ma tragicamente è nato imperfetto. E così il suo paradiso è sempre stato rovinato da stupidità, avidità, distruttività e miopia.

Ho una notizia incredibile per voi. L'uomo non è solo su questo pianeta. È parte di una comunità, da cui dipende in modo assoluto.

Rievocare i paesaggi del passato non si può, diremmo che Dio non vuole; vi è in essi alcunché dell'eden consentito all'uomo una volta sola... egli non può rientrarvi.

La colpa è dell’uomo. È lui a portare la luce e l’ombra. In qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo.

Le religioni non sono razziste, ma è l'uso che ne fanno gli uomini, talvolta, che viene nutrito di razzismo. Tutte le religioni predicano la pace tra gli uomini.

Per un uomo, si sa, la città che conta non è quella della fede di nascita. È la città dov'ha trascorso l'infanzia, dov'è cresciuto, dov'è andato a scuola, dov'è andato a donne, dove s'è innamorato e magari sposato: in breve, è la città dove s'è(…)

Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo.

È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.

La cosa ammirabile è che l'uomo continua a combattere e a creare bellezza in mezzo a un mondo barbaro e ostile.

La storia non è meccanica, perché gli uomini sono liberi di cambiarla.