Thomas Mann
  • Lubecca (Germania), 06/06/1875
  • Zurigo (Svizzera), 12/08/1955
  • in archivio dal 2/1/2001

Biografia

Ironia e analisi psicologica sono stati i fondamenti dei miei romanzi, ed i protagonisti di questi vivono spesso violenti conflitti interiori proprio come accade nella realtà.

Segni particolari

Prima nazionalista, poi oppositore ed esiliato del regime di Hitler. Nobel per la Letteratura nel 1929.

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Scritti da Thomas Mann

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La bellezza ci può trafiggere come un dolore.

Il destino è una proiezione del carattere.

La solitudine fa maturare l'originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. Ma genera anche il contrario, lo sproporzionato, l'assurdo e l'illecito.

La giustizia non è ardore giovanile e decisione energica e impetuosa: giustizia è malinconia.

Il mito è il fondamento della vita, lo schema senza tempo, la formula secondo cui la vita si esprime quando fugge al di fuori dell'inconscio.

L'artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini.

L'arte non è una forza, è soltanto una consolazione.

Le avversità possono essere delle formidabili occasioni.

La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.

Le opinioni non possono sopravvivere se non si ha l'occasione di combattere per esse.