Figli

Perdersi nei loro immensi occhi,
mentre con mani sincere accarezziamo i loro sogni;
tentando di renderli certezze in cui vivere un giorno,
quando saremo ricordi vissuti,
in pensieri di animi già grandi.

Notti passate insonni,
donando noi stessi per alleviare sofferenze infantili;
lasciando stanchezze scivolarci addosso,
mentre nel cielo rischiara un nuovo mattino,
dolcemente assopiti in letti materni.

La rabbia che delle volte sale,
frutto di volerli renderli migliori di ciò che siamo,
pentendoci in un istante di reazioni avute,
lascia spazio a lacrime di nostalgia,
silenziosi si liberano nel vivere dei loro giorni.

Ed attese di ritorni sempre un po' più tardivi,
lasceranno rughe su visi sempre un po' più invecchiati;
con certezze oramai lontani ricordi,
li attenderemo impazienti sull'uscio dei loro eterni rifugi.