Già quando ridi

Ora ti sono da carezza
e perline sugli occhi
a dire mattino, è piccolo
il dire spazio ma so dove tieni
le vocali che incendi:
una mitosi tenera di lingua,
del disegno uscito dalla mina.
Ora sui tuoi capelli
volantini biondi di nuvole
aspetto, il canto della semina
che sia onda del grano
il principiare lesto
insieme al passo al saltellare
al verso del vociare
un brio di rima
che dà l’accento
e chiama e ride.