La ballata di Linuccio ( e dei fiori appassiti )
Oggi te ne andasti con un fiore
in mano, il fiore sul lenzuolo
in cerca di un bel ramo di more
per non morire più da solo.
E come sempre accade quando si va lontano
La strada di casa diventa un peccato
Le pietre son stelle di un cielo marrano
Caduto nei campi e li carcerato.
Oggi te ne andasti senza rancore
Con l’intenzione di spiccare il volo
Strappando via un bel ramo di more
Per non salvarti più da solo.
E come spesso accade quando si va lontano
la voce di un figlio va presa per mano
Le pietre son stelle di un cielo volgare
Caduto nel cesso di un monolocale.
Oggi sei tornato a seminare quel fiore
giurando al vento che lo porterai in dono
a chi non piaceva quel bel ramo di more
e faceva finta d’ esser morto di nuovo.
E come oramai accade quando si va lontano
Si ricomincia la fila quasi daccapo
Le stelle son pietre di una notte puttana
Che si accontenta di un dito e di una luna annoiata.