Laggiù...
Le deserte spiagge della comprensione,
i fumi densi che scruta il mio sguardo immenso,
gli orizzonti conquistati e superati
che ritornano senza fine.
Viaggi intrapresi e lasciati nel limbo,
passaggi segreti per altri lidi
e sempre il mio sguardo incompreso
a scrutare l'alieno futuro,
il più vago passato,
o il lontano presente.
E tu, come un'oasi m'inviti,
mi mostri le ombre e le luci.
Mi chiami e un sussulto mi scuote...
potresti celare un miraggio.
Lascia ch'io venga, in un soffio,
tra le palme lascive e i ruscelli vivaci,
tra la sabbia soave e l'ombra beata.
Trasportami, con il tuo vento, là,
dove si baciano anime e malìe,
dove si scoprono nudi disegni,
dove su pietre roventi
vanno a cadere gocce di vita
catturate tra il certo e l'ignoto,
ancora sospese tra veglia e sonno,
incerte tra il vissuto e il sognato.