Riparo in greto d'ombra

Ci basteremo un altro giorno franti 
dal nugolo di affanni e l’io solcato
s’incenserà in riflessi, e pur distanti 
l’una saprà dell’altra voce il fiato.

Estranei all’oro cupo che snatura
la levità del tempo, sospirato
refrain di volo mosso da un’altura 
su mute crepe tese lato a lato. 

Mosaico agli occhi le ho fermate, chiare 
molecole in carezze, cartilagini
sostrato a pose tra parole e cielo  

lievi alla pietra, e ancor sottile un velo
di sete e acqua ‐una prassia d’immagini ‐ 
scivola in greto d’ombra ed è già mare.