Superfici così fonde

Ecco,
lo spazio fiorire di silenzi
che nemmeno le dita
sui vetri, tracciano accenti

chiusi gli scuri
il suono della mia voce
senza la furia dell’aria
così netto, poliedrico mantra
infilato nel grembo

Tutto è chiaro,
il Cosmo misurato sulle dita
mancano anni luce a viaggiare
il traffico dell’anima

si alzano valichi
sullo sfondo del buio
non trovo interruttori
sulle paure,
esco a bere
un attimo il sole