Un quasi maggio

Vorrei un quasi maggio
d'ombrosità dei tigli
puro ascolto e ideogramma

in quel poco di ora e qui

rastremare correnti
da greti di zavorre.
Restare, oh quanto

nel canto ludico
da smarrimento!

Chiedere scusa
delle dimenticanze.
Dimenticare
ch’è vita e troppa
e tu graziosa spora

cacciata da deliri d'acque
con il viso che affaccia
in quale forma?