Antonio Cassano
  • Bari, 12/07/1982

Biografia

Sono un calciatore nato e cresciuto a Bari. A 17 anni sono entrato nel calcio professionistico: Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria...

Segni particolari

Genio e sregolatezza. Sono un personaggio del calcio, oltre a essere uno dei numeri 10 più forti in Italia.

Scritti da Antonio Cassano

10 su 18

Ebbene sì, sono il primo che ha scritto più libri di quanti ne abbia letti.

Io i gol preferisco farli fare: facci caso, dal momento che fai una giocata importante, tutti ti vengono ad abbracciare, io sono contento, felice che uno che fa gol ti viene a ringraziare. Mi piace far sì che la gente sia contenta.

Se una donna ti piace, le rompi le palle. Se ci sta, bene, se non ci sta, bene lo stesso la vita va avanti.

Ero povero, ma tengo a precisare che nella mia vita non ho mai lavorato. Anche perché non so fare nulla. A oggi mi sono fatto 17 anni da disgraziato e 9 da miliardario. Me ne mancano ancora 8 prima di pareggiare.

Non ho mai fatto cilecca, a meno che per cilecca non si attenda appunto essere veloci e un po' egoisti.

A scuola avevo due in tutte le materie. Un risultato straordinario, ottenuto grazie a un impegno costante. Sono stato bocciato sei volte, tra elementari e medie.

Quando ero tra le bancarelle di Piazza del Ferrarese, a petto nudo, e dribblavo tutti, avevo un solo pensiero in testa. Non erano i soldi, e nemmeno le macchine. Non certo le donne e neanche il Pallone d'Oro. Quel sogno era vincere con la Maglia(…)

Comunque andrà a finire, tiferò sempre per la Nazionale. Sono del luglio 1982. Nella culla avevo il tricolore in mano.

La notte che sono nato io tutti i medici di Bari erano ubriachi e facevano caroselli per l'Italia Campione del Mondo. Dite che c'entra?

Gli altri si allenano per vincere gli scudetti, io gioco per essere felice.