Fedel Franco Quasimodo
  • Milano
  • 04/08/1960

Biografia

63  anni, impiegato, scritti aforismi, poesie introspettive, sociali, religiose, numerosi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali ed internazionali; presente in varie antologie. 

Segni particolari

Accademico dell'Accademia Costantiniana di Palermo; Accademico e Cavaliere della Cultura Dell'Accademia il Rom

Aforismi di Fedel Franco Quasimodo

20 su 30

Nostalgia: la struggente melanconia di rivivere il passato e accorgersi di avere lasciato qualcosa di intentato

Il pazzo e' colui che percorre sentieri impervii che i cosiddetti saggi non avrebbero la forza e il coraggio di imboccare

Si dice: chi scappa e' un codardo: ma chi attacca talvolta  non e' forse un essere debole e pauroso?

Non puo' mai esserci mai un padrone senza uno schiavo o viceversa,entrambi sono interdipendenti

Agli avventurieri,ai navigatori,a coloro che intraprendono imprese eroiche non puo' non attrarre il fascino misterioso della morte.

Non esiste la verita' intesa come assoluta: esistiamo noi ,milioni di persone,con la pretesa di attribuire tante verita' alle nostre asserzioni

il vero scrittore non e' colui che scrive per cercare consensi e solidarieta',ma chi sbandiera l'inconscio,esprimendo emozioni,per altri inenarrabili e non pretendendo di essere condiviso

A volte un solo, breve,autentico amore ci appaga di piu' di molteplici relazioni superficiali

E' comodo dire che gli avvenimenti decidano per noi,siano noi che scriviamo la storia

Diffido dell'uomo che siede ai primi banchi di una chiesa e prega a voce alta: ammiro chi ora accoratamente da solo nella propria stanza