Silvana Poccioni
  • Agnone
  • 29/08/1949

Biografia

Sono nata nella Centrale ENEL di Rocchetta a Volturno e vivo dal1983 ad Agnone, in Molise. Ho pubblicato nel 2002 il mio primo volume "In fondo al mattino" per le Edizioni Eva, nel 2008 "Quare id faciam", per la collana "La stanza del poeta", a cura di G.Napolitano .

Segni particolari

Maniacale convinzione che la memoria sia il bene più prezioso che l'uomo possiede.

Aforismi di Silvana Poccioni

20 su 24

Per capire davvero cos'è la vecchiaia basta guardare un vecchio dritto negli occhi e poi avere il coraggio di pensare che un giorno ci sarà qualcun altro che guarderà dritto nei nostri.

C'è sempre qualcosa di buono intorno a noi, anche quando il buio è profondo. Il problema è saper aguzzare la vista quel tanto che basta a sbirciare nelle tenebre.

La felicità costruita sul dolore altrui è come una splendida dimora sottoposta ad un'ipoteca di cui gli inquilini ignorano la data di scadenza.

Anche gli sciacalli, quando si tratta di impadronirsi della preda, usano la croce come arma.

L'anima ha confini molto più ampi del destino che le assegna la vita. Si inarca ben oltre il suo limite, come un enjambement sulla misura del verso.

Se la poesia continua a vivere malgrado l'aridità di questo terzo millennio è perché si nutre delle lacrime degli uomini.

Quando desideriamo spiegare sinceramente le nostre ragioni, non troviamo le parole; quando vogliamo nasconderle diventiamo inspiegabilmente logorroici. Scherzi della lingua!

Per chi ha fede, e poco importa in cosa, nessun viaggio è troppo lungo, nessun dolore insopportabile, nessuna disperazione tanto colma di speranza.

Chi ci dirà mai se la famosa volpe dell'uva "non ancora matura" in realtà ne avesse già assaggiato un acino caduto a terra e l'avesse trovato acerbo per davvero?

Non sempre un treno perso è un'occasione irrimediabilmente mancata. L'importante è conservare il biglietto.