Nicola Abbagnano
  • Salerno, 15/07/1901
  • Milano, 09/09/1990

Biografia

Sono stato un filosofo italiano. Definìi la mia filosofia come "esistenzialismo positivo". Tra il 1953 e il 1962 fui l'ispiratore del gruppo di intellettuali e filosofi che prende il nome di "neoilluminismo italiano".

Segni particolari

Nel 1972 mi trasferìi a Milano dove, lasciato il giornale torinese, collaborai a "Il Giornale" di Indro Montanelli, assumendo per circa un anno la carica di assessore alla cultura del comune di Milano.

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Scritti da Nicola Abbagnano

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L'esistenza appare come un esistere dal niente.

Solo chi si isola da sé stesso e dal prossimo è veramente solo.

La ragione in se stessa possiede la possibilità di sbagliare, e la sua fallacia può trovare posto nella nostra logica.

La situazione finale dello sforzo verso l'essere realizza la propria essenziale unità con la situazione finale.

Chi ha avuto la fortuna di incontrare l'amore, faccia di tutto per mantenerlo vivo, perché l'amore non invecchia. E chi non l'ha incontrato, apra il cuore alla speranza, poiché la vita è sempre una speranza d'amore.

Per scoprire l'autentica oggettività del mondo l'uomo non deve pensare il mondo come una parte di sé, ma deve sentire se stesso come una parte del mondo.