Non solo in due

E c'era una volta, in un paese del vecchio tempo, un principe che non era neanche colpa sua. E nacque e visse l'infanzia felice e pari a tutti quelli della sua condizione sociale e nulla la turbò e tutto sembrava avviato a gonfie vele nella sua vita, di codesto principe ed invece verso i quattordici anni, che ricordiamo non era neanche colpa sua, le malefatte del re padre: un tiranno violento; assassino, invasato sostenitore di ideologia occidentale capitalista integralista, ultra nazionalista, anti ambientalista, rifiuta migranti, razzista truce, bugiardo e traditore mo. Mostrarono i loro indotti. Che di lui genitore, in una oramai lontana sera rossa di tramonto, si era innamorata, candidamente e totalmente e perdutamente, una nobildonna di campagna. E lei allora per del tempo si dedicò completamente al suo affetto e cercò di accontentarlo ed accudirlo, nel migliore dei modi, però lui, dopo averne ampiamente approfittato e dopo averle solennemente promesso eterno amore in svariate occasioni, appena c'era la possibilità invece la tradiva o la umiliava e denigrava, con gli amici o sceglieva apposta altre situazioni nei giorni in cui avevano appuntamento o dovevano presenziare insieme a qualche evento e. E lei ovviamente ne soffriva e piangeva e disperava, bensì il suo amore era troppo puro e totale e non riusciva a rinunciarci ed alla fine perdonava sempre a. Almeno fino a quando, cenando fra amiche in una sera grigia di tramonto, non venne a sapere lui presto si sposava ed addirittura diventava padre a. Appunto del principe che non era neanche colpa sua e. E lei così cadde in profonda depressione e si lasciò andare in sentimenti negativi e livorosi e vendicati ed incominciò a bere alcolici a tutte le ore ed a trascurarsi e. Ed in breve insomma imboccò la via nera e frequentando i suoi frequentatori, imparò arti magiche altrettanto nere e diventò una potente ed assai brutta e sfatta, strega in grado di lanciare maledizioni diaboliche e. E purtroppo una di loro colpì anche il nostro principe, che ripetiamo non era neanche colpa sua, chiaramente per ferire ed a sua volta umiliare, il padre e cancellò in attimo tutto il loro mondo, come dire, prima tagliato su principi decisamente opposti «che. Che tu sarai, dall'incorruttibile pm Pietro, inquisito, processato e condannato ed in cambio della libertà, sarai costretto ad abdicare in favore di tuo figlio e lui nel contempo diventerà un incorreggibile e convintissimo, hippie anarchico e fumaiolo e sotto ai tuoi occhi, dirigerà il regno secondo i lassi principi dei figli dei fiori»: era l'anatema e. E mai scelta di disgrazia per corrispondenza fu meglio azzeccata. Che al figlio, che comunque non era neanche colpa sua, non procurò giammai nessun disagio; anzi. Che d'altro canto realmente distrusse il padre, basito nel valutare e non riuscire a limitare, le evoluzioni mentali e politiche, dell'erede e disastrato ad ogni nuova liberalizzazione che costui allegro e sballato, dettava e. Ed anche allucinato, in verità ci rimase, il padre. Che gli amici e sodali, del figlio amavano aggiungere lsd alle bevande in tavola ed all'acqua dell'acquedotto. E. Ed il regno nel frattempo con i confini aperti e la gente in tale maniera liberata e sollazzata, rispondeva con entusiasmo ed organizzava eventi a tema e. Ed il regno appunto si andava trasformato in una perenne Woodstock multi multirazziale e la musica suonava a tutte le ore e la pace e la non violenza, venivano invocate e praticate, con convinzione ed il libero amore e la poesia folleggiavano e. Ed il rispetto per ogni cosa ed ogni creatura, era limite di tutti i bisogni e le necessità personali e l'economia moderna ed industriale, veniva sostituita tanto che, ad esempio, di mono cultura agricola ne fu mantenuta una sola e. E la proprietà privata fu spazzata via e le fabbriche non trovavano operai per continuare a viziare ed inquinate. Ed i tamburi con suono intermittente spargevano e rinnovano, nell'aria il nuovo messaggio e la nuova sintonia locale, in continuazione e. Ed il re tiranno e dai e ridai e sfinito, alla fine scelse l'esilio negli Stagni Unti e la strega allora lo seguì «che per caso non pensa di poter riprendere le sue abitudini di là» e privato pure delle ultime influenze negative il reame divenne un paradiso terrestre ambito da moltitudini di persone sagge, tranquille e sempre positive e non solo d'umore ed oneste, in cui la mela splendeva tuttora vergine al suo posto e. E per concludere indi diremo finalmente una favola con un protagonista, che ripetiamo non era neanche colpa sua, di basso profilo nonostante il rango e. Ed ancora più finalmente e. E fondamentale motivo per il quale è nata, una favola che di nuovo finalmente ha un finale dove non solo in due vissero per sempre felici e contenti. Dove non solo in due vissero per sempre felici e contenti. Dove non solo in due vissero per sempre felici e contenti e. Enti. Enti. Enti.

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