Pensare che possa esistere l'infinito ne limita l'estensione. Il mio infinito è fatto di un qualcosa privo di estensione, è il non vederne la fine, il sentire sulla pelle la vibrazione di qualcosa che risponde armonicamente alle mie stesse emozioni.
Solo il susseguirsi degli eventi, dei giorni, potranno darci ragione o condannarci. Fino ad allora dobbiamo proseguire e agire quando sentiamo la vocazione a farlo... Ciò che conta più di tutto e non restare fermi nell'attesa di un altro giorno.