21 marzo

Ardisco quei germogli
che predano le stagioni
mi nutro di radici
che mi augurano cielo.
Diventi mare, aria
voce di me.
E gli orli delle parole
respirano il conforto.
Allora canta e fiorisci
e ancora canta e piovi mia Poesia.
Sollevami, ti prego aiutami
ad esistere oltre quello che sono,
stretto nella mia mano
che impugna un verso
per non lasciarmi andare via.