Al quinto giorno di vento

Me ne andai senza una scusa.
Sull’orlo delle labbra
si strapparono parole d’addio.
Volarono via come foglie secche
dal ramo. Un foglio ingiallito
rimbalzava per il vicolo
oroscopi e defunti.
Ero dove mi ero lasciato,
in verticale attesa di un brivido
che ricucisse il mio intimo abbandono.