Danza degli Imboscati

Tra le pieghe dell'ombra danzano,
Gli imboscati, sottile mistero.
Maschere sfuggenti, sospese nell'ignoto,
Il loro volto celato, segreto.

Voraci cercatori di verità,
Intricati nel labirinto dell'esistenza,
Si svelano nell'oscuro chiaroscuro,
Echi di domande senza risposte.

Sono gli invisibili, i guardiani delle incertezze,
Silenziosi interpreti di destini intrecciati.
Vagano senza orologio, senza stagioni,
Sono la danza senza tempo, senza ragioni.

Nella notte, con passi leggeri,
Seguono il sentiero delle ambiguità.
Imboccano strade sconosciute,
Sotto l'ombra di stelle complice.

Chi sono gli imboscati? Chissà,
Forse riflessi di sogni insondabili.
Vogliono forse solo eludere l'ingiustizia,
O giocare con il destino, audaci e sfuggenti.

Dove sono? Nel cuore dell'incognita,
Nell'attimo fugace, nell'ombra latente.
Quando agiscono? Nel crepuscolo dell'assenza,
Nel silenzio che parla, nell'inesplorato.

Come agiscono? Con passi di danza,
Slegati dal tempo e dallo spazio.
Sono le note dissonanti di una melodia astratta,
Il dipinto senza contorni, senza confini.

Dedicata a coloro che si perdono nelle sfumature,
A chi danza tra le linee della complessità.
Gli imboscati, enigma senza fine,
Nel loro mistero, troviamo riflessi di noi stessi.