Dovrei sempre avere una penna

Davanti al piattino che fuma
mi costringo torpore
contro gli sbuffi di nebbia
del fiato di ognuno che non sei,
ma anche i leoni della piazza
sottostanno a un destino che non sono
e al marmo stuprato da sconosciuti.
Dovrei sempre avere una penna
per cambiare le cose, disegnare
una sinestesia, ad esempio,
e mangiare il tuo tatto
ogni mattina
per cura.