Due ore la linea dell'acqua

E ora, due ore e piove
è soglia
scompone e quanto premono
le cose che si fermano,
fogli e appunti di giardini
diari di crochi rinsecchiti.
Indulgenza al bisogno
le smagliature all’àncora del giorno
‐non si hanno dita a volte
che per le quantità
e in trasparenze fugge l’aria dai rastrelli.
Al fianco l’oblio in forma corporea
migrazione scomparsa dentro
a rigirarsi e non trovare
‐sdoppiato consenso dell’essere
tra calcine d’autunno 
e tutti i velluti tagliati addosso.