Lacrime

Corrono giù
sulle guance
di marmo
lacrime calde,
brucenti.
Precipitano
nel pozzo nero
della notte.
Notte
di mille Padre Nostro
di cento Ave Maria
ma nessun Angelo Custode
che mi porti via.
Fermati cuore
non fare rumore
neppure un fiato
deve dal petto
scappare.
Dove sei
azzurro del cielo?
E tu,
giallo del sole?
Venite, vi prego,
a salvarmi
dal male
di questo nero.
Arriva, eccolo,
è qui...
Lupo o agnello?
Orco o Angelo?
Una carezza, stanotte.
Sognamo, adesso,
fuori dal pozzo.
Sorge il sole
ma ancora
cederà il posto
alla luna
lontana spettatrice
di buio terrore.