Meridiano

Non so cosa è tuo o mio di come tu m'appari.
Io vedo molti soli accesi in te,
riflessi nei tuoi occhi bruni,
labbra polpose e fresche appena mature,
ed io immagino.
Poggiando su di te il meridiano centrale del volto,
sento la tua pelle madida, irrorata,
profumata di profumo buono,
che persiste oltre la fine di ogni respiro.
Quando siamo vicini, alla distanza di un braccio,
avverto scorrere sotto le dita, nelle mie impronte,
la frescura del vello sulla tua schiena
e vedo bellezza, tanta bellezza senza motivo.
Non so dire se è così che sei,
oppure è dentro di me che la carne,
i profumi e il desiderio si nutrono l'uno con l'altro
maturando al sole della tua faccia,
di continuo, senza fine
e senza nessun apparente motivo.