Novembre (acrostico)

Nella luce fragile
Ore di incensi accesi si dileguano
Vibra l’eco della nebbia
E le nostre forme intorno all’anima
Mendicano il taglio di una voce
Bisbigliata da boschi d’abbandono
Ridestano orizzonti secondari
E profumi immortali, le foglie assenti