[Senza titolo]

Ho puntato il mare molte volte, l'ho ascoltato, osservato e anche un po temuto. Il suo fruscio a volte calmo altre volte impetuoso, il suo sfiorare la spiaggia, come per bagnarla di nuovi sogni e speranze per poi fuggire via scomparendo di nuovo nella sua immensità. La paura di quell'enorme distesa di acqua che sembrava non avere una fine al suo orizzonte. Quante volte mi sono sentita simile a lui, forte e immensa, mentre altre volte ero un po come la spiaggia... Una semplice persona inerme che riusciva a sfiorare i suoi sogni per non afferrarli mai.