Sul far dell'inverno (quattro mani con Giuseppe Iannozzi)

Lingue di fuoco nel camino,
la nebbia fitta fitta alla sera,
la galaverna sù usci e finestre.

Bruciano  in casa le candele
Dal fuoco s’alzano spire di fumo,
disegni guizzanti e bizzarri;
subito si consuma la legna
e di sé lascia solamente
cenere e tizzoni ardenti.

Nuda di pelle e di anima,
profumo d’arancio e mandarino.

Riscaldami la pelle con il tuo corpo,
portami oltre la nebbia della sera,
oltre il freddo nemico alle finestre.

In silenzio rendi eterno l’istante
che ci vede assieme accoccolati.

Il fuoco piano si spenge
ma brucia anima e pelle.