Tre Cento sessantasette

Sono castana, e fredda. Un riccio con una sola spina, mai dritta ma di vedetta, puntura maestra. Ogni tanto mi stendono, cercano i miei bordi crucciati, aggrottati, e che fatica che fanno , puntati ai lati, come paletti. Ma io torno indietro, come la lingua che prova la fiamma, mi ritraggo , testuggine indegna di tanto coraggio. Sull'asfalto arrivo cadendo da un precipizio oscuro, qualcuno si chiede se venga da un albero, ma saprei di frutto. Invece sono solo la bacca ripudiata e randagia che mai andrebbe assaggiata.