A mia madre

Sei qui davanti a me.

Vedo il tuo viso stanco

memore di una bellezza ormai sfiorita;

le Tue labbra un po' sottili, appena curve

in un impercettibile sorriso;

i Tuoi occhi verdi

segnati da una vita dura e difficile:

la guerra, la fame, la povertà,

la perdita di una figlia,

un marito che non ti ha resa felice

e ti ha lasciata vedova troppo presto

con tre figli e tante preoccupazioni.

Ed io,

nella mia stupidità giovanile,

sempre pronta alla ribellione,

sempre dura e prepotente.

Quante volte ho visto il Tuo viso

bagnarsi di lacrime,

per colpa mia.

Solo adesso capisco il tuo dolore,

ora che sono due volte madre,

ora che è troppo tardi.

“Mamma, perdonami”

vorrei dirti dal più profondo del cuore.

Ma non posso farlo.

Posso solo piangere

davanti ad una piccola foto

sopra un tumulo

e sperare intensamente

che esista un aldilà

dal quale Tu mi abbia già perdonata.