Lo sguardo si riposa entro una cresta

Lo sguardo si riposa entro una cresta
in bagno d'aria, ove arde triste il pianto
d’ultimo raggio torvo che ti desta
e si nasconde. Sulla mano ranto‐
lo estatico di un cenno soffocato.
Pulsano vene al collo perché s'oda 
il tremito lontano ‐  un verso lato ‐
come mozzata s'agita una coda.
Di là s’attende in fremito la terra
e frana che disciolga l’oasi al nulla.
Ma tutto è lento andare e appena un fiato
dichiara a lunga notte la sua guerra
ogni legaccio sradica alla culla
e dà sollievo al sangue del dannato.