Nella semplice abitudine d'esser donna... nata allora

Scusa sai...
se m’arrampico su specchi,
nel pensiero,
epicentro di quei sogni a occhi aperti
e m’inerpico in un mondo solo mio,
dove sgorga fantasia,
dove rievocar quel senso che s’assembla al mio desio,
in cui vige l’armonia,
che s’ammanta d’autostima per me stessa
e rispetto verso gli altri,
che sian peccatori o Santi.

Scusa tanto...
se mi levo prim’ancor che nasca 'l sole,
assetata della luce dell’aurora;
se mi lascio coccolare dalle braccia di Morfeo,
solo nel chiaror di luna
che m’osserva, nell’attesa che io dorma
e, nel sonno, cerco 'l faro che m’illumin'il percorso,
navigando in quel mare dell’ignoto,
che m’appare all’imbrunire.

Chiedo venia...
se tradisco lo sconforto che m’avvolge,
con la speme ch’accompagna 'l mio domani;
se i miei passi si rifiutan d’approdar al sentiero delle spine
‐ laceranti ancor le carni, nel riaprir le cicatrici di ferite ‐
anelando a un viottolo sterrato ma sicuro,
circondato sol di fiori,
atti a profumar quest’esistenza che s’accorcia
e allor pretende ch’incertezze sian dissolte,
dal suo tempo ch’ancor resta;
che lo spreco non l’intacchi, apportando 'l suo degrado
e dando agio a falsità di certe menti,
che d’affanni sono prede deliranti
‐ bieche vittime d’invidia senza pace ‐
sol cercanti di colpire chi ricerca 'l suo valor e
ha stima di se stessa.

Tal perdono chiedo adesso...
se rimango quel che sono, dell’ingenuità ch’ho dentro
che rifletto in ogni altro, ingenuamente,
nel pensar ch'ognuno sia 'l mio pari,
nonché 'l male sia reietto da ogni cuore;
se nel mio c’è solo amore e dall’odio m’allontano,
non scendendo a compromessi, in accordo col mio io;
se m’infiammo per un bacio e mi perdo in un abbraccio
e perfetta non mi sento, ma volubile e guerriera;
se, talvolta, non ascolto la pazienza che mi parla,
ma, impulsiva, io agisco con veemenza
nel cercare la giustizia, pur errando
nel guardar solo da un lato e non dall’altro.

Chino 'l capo...
Tal perdono sto anelando, dal mio Spirito Divino,
che mi possa incentivar nel mio cammino,
precedendomi com’ombra fa col sole;
che d’orgoglio si pervada e di saggezza,
nel capire questo stato di creatura,
di materia anche forgiata,
nella semplice abitudine d’esser donna...
Una donna nata allora.