Luce e Ombra, Piccole stelle gentili.

Luce e Ombra sono due piccole stelle che ogni notte si divertono a guardare tutti i bambini che vivono sulla terra. Il compito di Luce è illuminare i cuori, mentre Ombra ha quello di far sparire la cattiveria.

Da lassù, piroettando su sé stesse, giocando e rincorrendosi, possono ammirare tutto l'universo e gioire o essere tristi insieme ai piccoli abitanti del mondo.

La notte, poi, mentre tutti i bambini dormono sereni nei loro letti, Luce e Ombra si raccontano ciò che maggiormente le ha colpite durante il giorno.

Quella mattina, Luce si è accorta che Virginia, una bambina di dieci anni è stata nuovamente triste perché tutti i suoi compagni di scuola la prendono in giro.

Virginia ultimamente è sempre molto triste. Nella sua classe non ha amici, anche se lei vorrebbe tanto averne.

È arrivata quest'anno in quarta ma non è stata ben accetta, anche se la maestra aveva fatto di tutto per organizzarle una bellissima festa di benvenuto.

Virginia è alta e magra, ha la carnagione molto chiara, i capelli lunghi e biondi e gli occhi azzurri, ma è molto timida e impacciata. Il primo giorno, entrando in classe, mentre tutti la guardavano sogghignando, per la vergogna era arrossita ed era inciampata contro il suo zaino, causando una sonora risata tra i compagni.
Il gruppetto delle poco simpatiche, è costituito da Anna, Luisa, Viola e Carla, e sono chiamate poco simpatiche, proprio perché molto spesso riescono ad essere veramente antipatiche nei confronti di chi hanno preso di mira.

Con la testa tra le gambe, Virginia era andata a sedersi al posto che le era stato assegnato e non era più riuscita a spiccicare una parola.

Solo Amalia, dell'ultimo banco, all'uscita, le aveva rivolto un sorriso, e il cuore di Virginia si era un po' rallegrato.

Luce e Ombra si erano guardate pensierose e avevano pensato che dovevano assolutamente aiutare Virginia, anche se ancora non sapevano bene come.

Luce e Ombra avevano il superpotere di poter aiutare i bambini tristi e soli facendo una piccola magia: con la loro luce stellare scintillante riuscivano a rendere più forti le persone deboli, e meno forti i prepotenti e le persone ingiuste. E adesso era arrivato il momento di fare qualcosa per la piccola Virginia: avrebbero escogitato qualcosa per far sì che fosse ben accetta in classe anche e nonostante quei bambini burloni e poco simpatici che la prendevano in giro.

Avrebbero lanciato una scheggia di Stella per inculcare la gentilezza nei bambini più monelli, aprendo i loro cuori alla gioia di stare bene e rispettare tutti.

Il giorno dopo, quando Virginia entrò in classe, sempre a testa china e imbarazzata, le compagne le rivolsero i soliti sorrisetti antipatici, borbottando tra di loro delle frasi poco carine verso Virginia. Lei si sedette e prese dallo zaino i suoi libri, non osando sollevare lo sguardo nella loro direzione.

La maestra passò tra i banchi e accarezzo le spalle di Virginia, essendosi ovviamente accorta del suo disagio e cercando di aiutarla.

Poi disse: “Oggi faremo un lavoro di gruppo."

Un borbottio di disapprovazione si alzò dal gruppetto di poco simpatiche, ma la maestra lanciò subito nella loro direzione un'occhiataccia che le zittì immediatamente.

"E ho già deciso i gruppi."

Tutti rimasero in assoluto silenzio in trepidante attesa di sapere con chi fossero capitate.

Per cercare di far sì che Virginia socializzasse un po' con tutti, decise di inserirla nel gruppo delle poco simpatiche, e cioè proprio con Anna, Luisa, Viola e Carla.

Ovviamente nessuna di loro fu felice di avere Virginia nel proprio gruppo , tantomeno la povera bambina che già immaginava quanto sarebbe stata difficile quella prova.

Luce e Ombra decisero che era arrivato il momento di lanciare la scheggia stellare. Rotearono su se stesse e un fascio di luce magica si irradiò nell'aula, ma naturalmente nessuno lo vide.

Sistemati i banchi, la maestra scrisse alla lavagna il tema del compito, si trattava di un argomento di storia in cui Virginia era bravissima mentre le altre no.

Dopo aver scritto tutte le domande, era giunto il momento di svolgere il lavoro.

Il gruppetto delle poco simpatiche disse subito che non avevano la più pallida idea di cosa fare.

Virginia sollevò lo sguardo imbarazzato su di loro e mormorò, facendosi coraggio:

"Io…io… so rispondere a tutte le domande... Posso fare io il lavoro, se volete, e poi dire che lo abbiamo fatto insieme."

Anna, Luisa, Viola e Carla si guardarono stupite.

"Faresti veramente questo per noi?" chiese Anna, la capogruppo delle poco simpatiche.

Arrossendo, Virginia rispose:

"Certo!"

"Bene, allora mettiamoci al lavoro!" esclamò Carla con entusiasmo.

Virginia dettava e le altre scrivevano, e furono le prime a rispondere a tutte le domande e a consegnare il compito.

Vedendo che le cinque ragazze si spalleggiavano a vicenda, la maestra decise di premiarle per l'ottimo lavoro svolto e di metterle più spesso a lavorare nello stesso gruppo.

Da quella volta in poi, il gruppetto delle poco simpatiche, chiese sempre più spesso l'aiuto di Virginia per i compiti, ma anche per giocare insieme in giardino o addirittura per prendere un gelato insieme fuori da scuola.

Tutta la classe imparò ad apprezzare la dolcezza e la gentilezza di Virginia che, da quella volta, fu felice di far parte della classe e di avere tanti amici.

Luce e Ombra sorrisero soddisfatte, molto felici di essere riuscite a dare un piccolo aiuto a chi non riusciva a farlo da solo.