Una vita non mia

Eravamo seduti al tavolino di un bar,sulla strada centrale della città mentre aspettavamo una nostra amica con una notizia impellente da comunicarci."Fra quanto arriva,amò?"chiesi alla mia ragazza Mary che estrasse il cellulare dalla tasca e mi rispose"Aveva detto che sarebbe stata qui per le cinque...sono le cinque e venticinque""Certo che quando si tratta di appuntamenti,Stella è sempre in ritardo,eh?"risposi sarcastico,leggermente cattivo.Si avvicinò la cameriera del bar che vedendoci lì seduti da tempo,pensava che stessimo aspettando qualcuno che prendesse le nostre ordinazioni"Ragazzi prendete qualcosa?"guardai Mary che annuì ed io mi accodai"Si grazie.Tu che prendi?"per cavalleria prima le signore."Io un ginseng,grazie""A me invece porti un caffè macchiato a vetro,con zucchero di canna.Per cortesia""Subito"si allontanò tra i tavoli e la gente che parlottava tra loro,per poi svanire nel bar."Certo che tu sei proprio rompi palle con i gusti,Jim!""E che vuoi da me se le mie origini napoletane pretendono di gustare il caffè in un certo modo,oppure non lo prendo proprio!".Eravamo una coppia ben assortita;lei italiana ma sognava l'estero e di andare a vivere in Norvegia.Io un italo‐americano trasferitomi da poco più di cinque anni in Italia,ma che grazie ad i miei nonni parlavo perfettamente napoletano.Sbuffai irritato dalla lunga attesa cominciando a tamburellare con le dita sul tavolino"Una chiamata!"esclamò afferrando il telefono"Pronto.Stella,dove sei?"alzai le mani al cielo"Dovresti essere qua,papera odiosa!"pensai tra me"Stai vicino al bar,come?"sentivo la voce gracchiante fuoriuscire dall'apparecchio telefonico"Aspettami lì,ti vengo in contro"attaccò e mi stava per dire quello che avevo appena sentito."Fammi indovinare...devi andarle incontro?""Ma quanto sei bravo,amore!"mi baciò mettendosi la borsa a tracolla"Certo...Ho sbagliato mestiere,non dovevo fare il pittore,ma l'indovino..."si girò facendomi la linguaccia"Stai attenta e chiamami se qualcosa!"le urlai come tutte le altre volte che se ne andava in giro senza di me."Che scassa palle questa...uff!"borbottai mentre cominciai a giocare a scopa con il telefono,o meglio a perdere a scopa contro il telefono.Ogni volta che mi concentravo a scervellarmi di fronte a quel giochino,finivo con l'imprecarci contro ed innervosirmi"Maledetto pezzo di plastica.Giuro che ti sbatto contro il muro!"se non lo facevo era solo perchè mi era costato duecentocinquanta euro."Ecco le vostre ordinazioni"la ragazza del bar mi riportò alla realtà facendomi distrarre dalla faida verso il mio cellulare"Ecco a te.Ma la ragazza?""Non preoccuparti,metti pure qui.Adesso torna"feci posare l'ordinazione di Mary al suo posto e ringraziai la cameriera,che magari si aspettava anche una mancia.Che non arrivò;se le davo la mancia non potevo pagare le consumazioni"Che povertà!"esclamai nel mio dialetto compatendomi da solo."Ciao Jimmy!"mi girai e vidi l'oca,cioè Luna venire verso di me e salutandomi con un bacio su ogni guancia si sedette accanto alla mia ragazza."Mary la tua ordinazione""Ah,è arrivata?""E no la tenevano nascosta nel bar!Certo che è arrivata!""Ma quanto mi fai ridere...dovevi fare cabaret!""Guadagnavo sicuramente di più!"le lanciai un bacio ed un occhiolino che contraccambiò.Notammo che Luna dopo averci salutati si era spenta,strano visto che lei era una di quelle ragazze che dovevi strapparle la lingua per non farla parlare più"We Luna,che ti succede?"esitò ancora continuando a fissare il pavimento"O,ci dici che ti è successo o no?!"io sempre così fine e dolce provai a spronarla ad aprirsi."Ho un problema ragazzi.Un problema piuttosto serio."Guardai Mary oltre il bordo della tazza di caffè dalla quale stavo gustando la calda bevanda,vidi che il suo colore vivace di sempre s'impallidì di fronte quella notizia."Che cosa tesoro?Sai che a noi puoi dire tutto!"le prese le mani tra le sue cercando di spronarla a scucirsi."Ho un ritardo di due mesi...""Cazzo..."pensai tra me"Non sia mai capitasse a Mary,non so come reagirei...""Hai paura che...""Si,è molto probabile che io...sia..."inspirò profondamente"Incinta..."la tazza fra le mani di Mary vacillò e per poco non cadde per terra per lo stupore"Ma come...""Sono stata con un ragazzo,ho preso le dovute precauzioni...""Ho capito c'è stato qualche problema!"andai subito al sodo"Esatto...La protezione si ruppe..."si interruppe trattenendo a fatica le lacrime"Il resto lo intuiamo da soli,Luna"tagliò corto la mia ragazza."Ne sei sicura?""Bhe sicura sicura no,ma il ciclo mi è sempre venuto regolarmente""Hai fatto il test?""Non ne ho il coraggio..."sorrisi amaramente tra me"E come darle torto..."questa me la tenni per me."Vuoi che lo facciamo insieme?""Ho troppa paura Mary..."si portò una mano tra i capelli"E se risultasse positivo?""Positivo o meno è sempre meglio esserne certi piuttosto che stare qui  a disperarci senza far niente,no?".Luna cosciente annui tristemente"Ok allora lo andiamo a comprare""No,vado io ragazze!""Sicuro?""Si,a me qui mi conoscono in pochi ed un ragazzo che chiede il test fa meno brutta figura di una ragazza"mi guardarono di traverso"Tu ed i tuoi stupidi pregiudizi sulla mentalità italiana"mi punzecchiò Mary,ma non le diedi peso la baciai e mi avviai verso la farmacia poco distante dal locale.Da lontano mi sbraccia per attirare la sua attenzione"Tienila d'occhio e consolala!"raccomandai gesticolando,non volevo farmi sentire da Luna.Mi calai gli occhiali da sole sugli occhi e continuavo la mia disceva verso la farmacia,che arrivò dopo qualche metro ed una curva a sinistra.Entrai e mi alzai gli occhiali dagli occhi,mettendomeli tra i capelli e mi allineai alla fila.Notai che erano tutti dei giovincelli quelli che avevo avanti a me;eranp tutti oltre i settant'anni(anno più anno meno)e notai che stavano facendo la "spessa"di cose necessarie loro per vivere.Dopo un tempo che mi sembrò secolare,toccò finalmente a me."Ciao,mi dai un test di gravidanza per favore?"mi guardò sospettosa"Non preoccuparti non è per me,guai di questo genere non ne ho ancora combinati.O almeno credo!"il farmacista rise ed andò a prendermi ciò che mi serviva e pagai ad occhio e croce dieci euro ed uscii."Eccomi"mi presentai al tavolo e mi sedetti al mio posto porgendo alle ragazze ciò che avevo acquistato,incartato nella carta della farmacia."Grazie amore"prese il pacchetto e lo mostrò a Luna che si alzò titubante"Veniamo tra un pò""Non preoccuparti,io ho un conto in sospeso con l'omino che gioca a scopa nel mio cellulare!"sorrise e si allontanò con l'amica sotto braccio"Ora bastardo virtuale,sei mio!"ricominciai la partita attendendo le ragazze."Asso,tre e dieci...Non posso prende niente!"e ricomincia ad imprecare contro la scarsezza delee mie carte,che non mi permettevano di mettere a segno qualche buona presa.Passarono quindici minuti buoni,e le ragazze ancora non tornavano così mandai un messaggio a Mary."Com'è la situazione là?Ti amo"aspettai qualche minuto che mi rispondesse e ricominciai a giocare.La partita si interruppe automaticamente quando mi comparì il messaggio di risposta sul display"Male piccolo...è incinta!".Assimilai le parole appena lette,rileggendole varie volte magari che rileggendole cambiassero.Ma niente."Madonna Santa...e adesso?"pensai portandomi una mano alla bocca non sapendo più cosa dire o pensare,soprattutto conoscendo la famiglia di Luna;l'avrebbero uccisa!Dopo venticinque minuti tornarono dal bagno con Mary che teneva abbracciata Luna in lacrime,mentre si copriva il volto con le mani.Era letteralmente disperata.Quando si sedette neanche mi parlò ma la sentivo piangere con foga e quindi non me la presi,anzi mi dispiaceva per lei."Dai Luna,qualcosa faremo non preoccuparti!"cercava in tutti i modi di consolarla Mary,ma le parole potevano ben poco in una situazione del genere"Mary è inutile che cerchi di consolarmi le soluzioni sono solo due..."disse tutto d'un fiato con il volto rosso e le lacrime che le bagnavano il viso"O me lo tengo e mi faccio massacrare da i miei,o abortisco!"Ogni volta che sentivo la parola aborto ribolliva in me una rabbia incredibile,perchè una vita innocente non deve morire perchè tu incosciente di una ragazza non sei stata attenta come dovevi.Non parlavo ne da un punto di vista politico e tanto meno teologico,ma puramente morale.Siccome non era stata ne stuprata o violentata,io l'aborto in quella situazione non l'accettavo."Questa decisione devi prenderla tu,Luna.Noi non possiamo far di più che consigliarti.Vero amore?"mi guardò e vide il buio nei miei occhi.Aveva capito perchè mi ero zittito e mi ero oscurato in volto."Io non voglio ammazzarlo,ma non posso neanche tenerlo...Oddio non so che fare,aiutatemi voi ragazzi,vi prego!"si gettò sulla spalla di Mary continuando a piangere,mentre lei mi guardava ma dal mio sguardo fuoriusciva solo tanta indifferenza ed odio.Non avrei mai perdonato a Luna l'uccisione di un piccolo innocente per lo sfizio di una notte."Io dico di provare a parlarne ad i tuoi"tentai una via molto difficile e perigliosa,ma dovevo salvare quella creaturina."Cosa?"esclamò incredula"Hai capito bene,non credo che più che strillarti possano farti""Tu non li conosci i miei Jim...sono antichi e retrogradi per loro una cosa del genere è da fucilazione!"lo stomaco mi si stava incendiando"Ti capisco,ma con questo non vuol dire che per colpa tua e delle tue paura,lui o lei debba morire".Lo so che era alquanto bastardo mentre parlavo,infatti Mary mi diede un calcio sotto il tavolo per farmi smettere di esprimere la mia.Non le diedi proprio retta."Io...io voglio abortire...Si non posso tenerlo...Mary mi accompagni tu?""Se diventi complice di quest'omicidio contro un innocente,puoi scordarti di me!"fui secco e deciso inchiodandola sul posto con quelle parole."Sei proprio uno stronzo!"mi urlò contro lei alzandosi e scappando via inseguita dalla mia ragazza che mi guardò incredula per la mia testardaggine ela mia reazione.Non riuscì a raggiungerla così tornò da me incazzata come non mai"Perchè le hai detto quelle cose?""Sai già come la penso...""Lo so ma non era il caso di spiattellarcelo in faccia,non credi?"cominciammo così a discutere,poi a strillare ed infine a litigare come Cristo comanda;insulti a non finire e parolacce in quantità.Ce ne andammo ognuno a casa propria senza neanche salutarci,la notte mi arrivò un messaggio di Mary dove c'era scritto che avrebbe accompagnato Luna all'ospedale per abortire,l'indomani mattina.Fuori di me spensi il telefono e provai a dormire.Mi svegliai all'alba dopo una notte di incubi e patemi d'animo che non mi fecero chiudere occhio,girando intorno a me come spiriti maligni che mi guardavano ridendo,godendo del mio dolore."Andasse affanculo lei e quella vacca dell'amica!"imprecai per qualche minuto mentre stringevo convulsamente i capelli tra le mani"Se solo ci fosse un modo per evitare la morte di quella povera creatura..."Colpo di genio"Ma certo,perchè non ciò pensato prima!"schioccai le dita illuminandomi,chiamando immediatamente Mary"Che vuoi?"risposta aspettatissima"Non riattaccare,ho un'idea per salvare Luna ed il bambino!""Cosa?Tu sei pazzo!""Fidati,dove siete?""Alla stazione...""Aspettatemi lì arrivo subito!"mi fiondai in bagno e mentre correvo mi infilavo il pantalone lanciando in aria gli indumenti che mi sfilavo.Scesi di casa quasi capitombolando per le scale e farmele tutte con una sola caduta ed arrivai alla macchina correndo e sperando di arrivare in tempo.Trovai un parcheggio che un altro reclamava"Non mi interessa ho da fare!"parlavi in napoletano mentre correvo fottendomene altamente di ciò che stava dicendo quello,entrai nella stazione e scesi per il sotto passaggio."Ragazze!"le vidi da lontano e sgomitando tra la folla leraggiunsi."Ho un'idea!".Cominciai a raccontargliela ed all'inizio sembravano quasi contrariate"Che vi costa?Potremmo uscirne tutti illesi,no?""Non lo so,mi sembra difficile come messa in scena...""Voi fidatevi e fate parlare me,ok?"titubanti accettarono.Andammo a casa di Luna ripassando la bugia salvatrice per strada,una volta di fronte al portone inspirammo tutti profondamente facendo l'ultimo ripasso."Ci siete?"annuirono tremanti come foglie"Bene,andiamo!"presi per mano Mary che a sua volta prese a braccetto Luna dovendola quasi tirare."Si chi è?""Io mamma"la madre di Luna aprì la porta e ci salutò con un grosso sorriso"Ciao ragazzi,come state?""Mamma dobbiamo parlarti?""Che succede?""Entriamo prima signora,poi parleremo".Entrammo accomodandoci nel salotto disponendoci,io e Mary su un divanetto e Luna su una sedia vicino a noi mentre la madre si era adagiata su una poltrona nell'angolo."Allora,che succede?""Ti ricordi che mi avevi sempre detto che dovevo aiutare il prossimo meglio che potevo,mamma?"annui titubante"Bene,sto aiutando Jim e Mary ad avere un bambino!"Rimase a bocca aperta,ma sicuramente meno sconvolta se avesse detto che era rimasta in cinta dopo una sveltina con uno sconosciuto"Cosa?""Lasci che le spieghi signora.La mia ragazza purtroppo è sterile,siccome bramiamo assolutamente essere genitori ho fatto impiantare chirurgicamente il mio seme nell'utero di sua figlia per poter realizzare il nostro desiderio""In poche parole è una madre surrogata?""Esatto mamma,proprio così!"la cosa stava andando alla grande e la madre sembrava già aver accettato la cosa"Ma la scuola,tutte le visite...""Non si preoccupi a quello pensiamo noi,io aiuterò Luna a studiare""Ed io pagherò visite e controlli che saranno fatti al bambino.Un collezionista vuole acquistare un mio quadro per una bella sommetta.I soldi non saranno un problema".Alla fine riempiendo di balle la povera signora,Luna ne uscì pulita più di quando ci era entrata."Stai attenta""Non preoccuparti mamma""Arrivederci signora,grazie!"la salutammo scendendo le scale frettolosamente."Che vi avevo detto che avrebbe funzionato?"a dire il vero ne dubitavo anche io,però..."Grande amore,sono fiera di te!"Mary mi saltò al collo stringendomi forte con Luna che piangeva,di gioia questa volta."Ora non devi far altro che farlo crescere e poi quando nascerà lo prenderemo in custodia noi,capito?""Grazie ragazzi,non so che dire...""Dire che non lo uccidi più mi basta"mi abbassai al livello della pancia"Vero MIchael?".Il bambino scalciò...